MERCATO & RETE SECONDO KUPIT

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Nell’intervista rilasciata ad Elena VERONELLI, nell’ambito di OIL&NONOIL [e pubblicata sul più recente numero di TODAY@ STAFFETTA QUOTIDIANA], Giovanni ROMANO (KUPIT) si dice fiducioso nel dowstream italiano: «Il mercato nazionale costituisce un riferimento molto importante nel quale il nostro azionista crede da sempre» e che la compagnia intende valorizzare la propria rete «che nel mercato si colloca al secondo posto e che, grazie anche alla sua nuova ottimale distribuzione sull’intero territorio nazionale, ha un potenziale altissimo in termini quantitativi e qualitativi».

Riportiamo di seguito alcuni dei contenuti dell’intervista:

Alla domanda su quali siano le mosse di Kupit sul mercato, Romano risponde: «Gli operatori rete si confrontano oggi con aspetti problematici che derivano dalla combinazione del consistente calo dei consumi, ormai diventato strutturale, nonostante alcuni timidi e altalenanti segnali di ripresa, e dal perdurare di un ridotto tasso di profittabilità che nel breve termine paradossalmente penalizza, in questo comparto come negli altri del settore, gli operatori che hanno investito di più. A fronte del forte aumento del grado di competizione commerciale che questa situazione ha determinato, gli obiettivi primari sono il consolidamento della posizione competitiva sul fronte degli impianti automatizzati e la crescita della rete manned [in italiano: dove c’è l’uomo, N.d.R.] attraverso un progressivo miglioramento dell’offerta ai consumatori. Sono obiettivi sui quali, come Q8, siamo costantemente impegnati e che perseguiamo mettendo al centro della nostra strategia commerciale l’attenzione al cliente attraverso il costante studio e monitoraggio delle sue esigenze per innovare e diversificare la nostra offerta. Questo approccio ha costituito storicamente una caratteristica di Q8 che la ha sostanzialmente distinta sul mercato.

Come dicevo prima, continuiamo a interpretare i diversi bisogni dei consumatori fornendo le adeguate risposte attraverso la nostra rete di distribuzione carburanti cosi capillarmente diffusa sul territorio. Oggi questa nostra intenzione si denomina, oltre che per l’importante struttura fin qui realizzata attraverso una strategia di acquisizioni, per un nuovo slancio delle tante iniziative commerciali che stiamo mettendo in campo: dalle campagne promozionali, alle carte, ai prodotti speciali, e tanto altro ancora. »

Alla domanda su quale sarà la fisionomia della rete italiana tra quindici anni, il dirigente di Kupit sostiene testualmente che sarà «necessariamente più efficiente, sebbene il processo di razionalizzazione, indispensabile, sia condizionato ancora da un quadro normativo poco incisivo. L’atteso testo contenuto nel Disegno di Legge sulla concorrenza può rappresentare un primo passo di un percorso più chiaro verso questo obiettivo di maggiore efficienza» con un rapporto tra compagnie ed operatori privati «non diverso da quello attuale: le differenze di sensibilità e di dimensioni degli operatori privati porterà ciascuno a scegliere, insieme con le compagnie, la soluzione più adeguata alle proprie esigenze».

Sull’interrogativo, posto dalla intervistatrice, se «Più self o più servito», la risposta è stata: «Più self E più servito: la scelta di rifornimento dei consumatori sarà sempre più consapevole e ciascuno dovrà trovare l’esperienza di consumo che ricerca. In questo senso la rete dovrà essere in grado di fornire contemporaneamente le condizioni per garantire più self (facile e veloce) e più servito (professionale e di qualità)» mentre sulla possibile evoluzione del non oil ed il rapporto con i gestori, Romano risponde che: «Il successo del non oil sarà dipendente dalla qualità delle location, delle strutture e dalla capacità dei gestori di eccellere in questi mercati molto competitivi: ci sono le possibilità per avere un non oil che riesca a rappresentare una risposta alle richieste dei clienti e contestualmente costituire opportunità di profitto per gli attori economici coinvolti nel business. In questa ottica la categoria dei gestori, continuerà ad essere un fattore chiave di successo commerciale grazie alla sua esperienza e all’elevato grado di imprenditorialità».

Una domanda diretta è stata posta dalla giornalista in merito alla vertenza sui contratti in autostrada: «Le associazioni dei gestori denunciano che Kupit stia tentando di imporre contratti di agenzia o di commissione nelle aree di servizio autostradali “al di fuori di qualsiasi previsione legislativa per il settore”. Cosa risponde?». Romano ha così affermato: «Preferisco non entrare nei dettagli di questo argomento di evidente attualità non solo per Q8 ma per tutto il settore tanto che è aperto un tavolo di confronto con i ministeri competenti. Ci tengo comunque ad affermare con serenità che Q8, in linea con l’etica aziendale, non ha mai imposto alcunché e, in tutti gli ambiti in cui opera, agisce da sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti».

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